Dal 2014 a seguito dell’abrogazione della CEI 81-3 Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d’Italia, in ordine alfabetico, deve essere effettuata in accordo con CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2), CEI 81-30 e CEI EN 62858, dove i valori di NG (valutazione della densità di fulminazione al suolo – Ground flash density) sono ottenuti da sistemi di rilevazione fulmini (LLS), superando, quindi, quanto previsto dalla CEI 81-3, norma in base alla quale l’Italia era suddivisibile in 3 tipologie di aree a seconda della densità annua di fulmini al suolo per km2.
Con l’abrogazione nel 2014 della CEI 81-3:1999 Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d’Italia, in ordine alfabetico, di fatto si sono obbligati i datori di lavoro, ai sensi dell’art. 84 del D.Lgs 81/08, ad una revisione delle valutazioni del rischio fulminazione fatte, ed adeguarle alla CEI EN 62305-2 e CEI 81-30. Inoltre anche Valutazioni correlate, tra le quali la Valutazione del rischio esplosioni AT_EX di cui all’Art. 294 del D.Lgs 81/08 dovrebbero essere rianalizzate.
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